May 2021 SM Strumenti Musicali, by Stefano Airoldi
« Pianoteq prosegue il suo percorso evolutivo e, versione dopo versione, continua a mettere in ombra la release precedente, rendendo l'aggiornamento una scelta fortemente raccomandata. L'introduzione del Layering crea suoni più complessi, ma la funzione più interessante per il compositore e il sound designer è senza ombra di dubbio il Morphing, col quale è inevitabile perdersi per ore, improvvisando con strumenti dal comportamento suggestivo, come ci si aspetta da un modello acustico. Il miglioramento degli algoritmi è chiaramente udibile e dona a tutti i modelli di Pianoteq un maggiore realismo e tridimensionalità. Il tutto senza richiedere né GB di spazio sull'HD, né processori potentissimi. Complimenti a Modartt! »
September 2018 Strumentimusicali, by Stefano Airoldi
« L’ultimo modello di casa Modartt mi é piaciuto molto. Nella lunga serie di modelli già presenti, mancava un pianoforte equilibrato, rotondo, pieno e brillante come questo Petrof 275. Un timbro molto caratteristico e adatto ai più svariati generi musicali. La ricerca filologica del brand francese prosegue, con nuovi tasselli che consentono al pianista di selezionare lo strumento mirato per eseguire partiture di un preciso periodo storico: se non avete mai installato il software francese e amate il genere non ci sono più scuse, il Pianoteq 6.3 va assolutamente provato! Buon divertimento. »
March 2018 Audiofader, by Stefano Airoldi
« Pianoteq si conferma come una delle emulazioni più convincenti sul mercato. I miglioramenti apportati alla qualità e al realismo dei suoi modelli rendono questo strumento virtuale una valida alternativa al vero pianoforte, per quei pochi (si fa per dire…) che non dispongono nel proprio studio di uno Steinway D, di una sala di ripresa acusticamente corretta e di ottimi microfoni. Il suono dettagliato, la presenza dei rumori meccanici, il decadimento naturale, la fedele riproduzione dei fenomeni acustici presenti in uno strumento di legno e metallo, definiscono oggi un nuovo standard di riferimento. »
September 2014 Computer Music Studio, by Stefano Airoldi
« Pianoteq si conferma ai vertici per quanto riguarda la tecnologia modelli fisici. La ricchezza espressiva e il realismo dei suoi modelli lo rendono migliore di molte librerie di pianoforte. Inoltre, il controllo puntuale dei numerosissimi parametri consente la personalizzazione in base ai propri gusti, oltre alla creazione di sonorità completamente originali. I nuovi modelli sono ancora più dettagliati e realistici, pur mantenendo un consumo moderato delle risorse. La presenza di strumenti non pianistici apre le porte all’utilizzo di Pianoteq in ambiti non convenzionali, e potrebbe dare un taglio alla libreria del vostro campionatore. Infine, le librerie dedicate agli strumenti storici rendono Pianoteq particolarmente interessante e senza rivali per la musica classica. »
December 2012 HomeStudioRecording.it, by Simone Salvatore
« Questa recensione potrebbe concludersi in poche parole: Pianoteq 4 è il miglior pianoforte che potete immaginare se non disponete di un ottimo piano a coda in una stanza adatta a ospitarlo. [...] La semplicità d’uso dell’interfaccia grafica, a dispetto della quantità di opzioni possibili, rende Pianoteq 4 un piccolo gioiello di ingegneria musicale che non può mancare nell’arsenale del pianista in movimento o nello studio del producer moderno. »
June 2012 Computer Music Studio, by Giulia Bigi
« Pianoteq 4 rappresenta la definitiva consacrazione del virtual instrument Modartt come punto di riferimento assoluto per i pianoforti software. A nostro avviso, la fruibilità e la capacità di mettere a proprio agio l’esecutore pongono Pianoteq una spanna avanti rispetto ai concorrenti, con un suono che è per molti aspetti superiore alle più note e blasonate librerie di campioni. »
September 2011 Computer Music Studio, by Giulia Bigi
« Qualità del suono, suonabilità, quantità di risorse richieste e piena flessibilità nell’editing rendono Pianoteq un saldo punto di riferimento per il musicista e per lo studio di qualsiasi livello. La versione Pro è vivamente consigliata allo studio di livello superiore e il Note Edit rappresenta una nuova frontiera di sperimentazione per uscire dal già sentito senza spingersi in contesti sintetici. Ben fatto! »
October 2009 Musimac.it, by Roberto Lanzo
« Pianoteq 3 ci ha colpiti davvero molto ed anche se ovviamente non può sostituire un pianoforte in carne ed ossa, è dotato della grandissima capacità di restituire centralità al musicista che lo suona. Complice la naturalezza con la quale questo V.I. risponde alle sollecitazioni del pianista, dopo pochi minuti di utilizzo si finisce per concentrarsi esclusivamente sulla musica. Inoltre, le possibilità di editing sono elevate e permettono di esplorare mondi inaccessibili con altre tecniche di sintesi. »
July 2009 Insound, by Riccardo Di Paola
« Scelgo uno tra i primi preset, apro il Midi file con il preludio di Ravel, premo Play e dopo una lieve sistemata alla curva di risposta dinamica, questa volta, per la prima volta in uno strumento software, sento i colori di Ravel! L'orchestralità, le dinamiche, le risonanze: insomma sembra proprio che davanti a me ci sia una tavola armonica che sta cantando. »
June 2009 Digital Music, by Luca Barbieri
« Pianoteq 3 ha reso possibile ciò che per certi versi si riteneva altamente improbabile fino a pochi anni fa, za ricorrere a librerie di campioni di grandi dimensioni. [...] Non solo per la riproduzione delle timbriche di pianoforte acustico, Pianoteq 3 offre prestazioni ragguardevoli e degne di nota anche nell.emulazione di altri strumenti, come il clavicembalo e il piano elettrico. [...] A patto di abbinarlo a una tastiera di qualitàon pesatura progressiva, Pianoteq 3 restituisce l'esperienza di un'esecuzione detta-gliata, capace di rendere al meglio un'ampia gamma di sfumature e nuances dinamico-timbriche. »
July 2007 Computer Music & Project Studio, by Paolo Tonelli
« Pianoteq e il primo virtual instrument a modelle fisici dedicato esclusivamente al pianoforte e i risultati del lavoro di sviluppo e rifinitura della versione 2 da parte di Guillaume e soci non passano inosservati. L'architettura del software permette di ricreare istante per istante in maniera assai fedele, le complesse interazioni tra gli elementi costituivi dello strumento, con una risposta al tocco estremamente piacevole e naturale, con enormi possibilità di modifica del suono e creazione di strumenti "impossibili". »
November 2006 CM2, by Guido Scognamiglio
« Modelle fisici? Sì, Grazie! Siamo alla svolta, all'inizio di una nuova era della musica digitale, siamo al momento in cui le lunghe fasi della sperimentazione in laboratorio cedono il posto al prodotto finito. (...) Pianoteq non è solo un software, non è solo uno dei tanti plugins. E' un'innovazione, un'invenzione che va presa col dovuto rispetto. C'è dietro uno studio di anni da parte di ingegneri e matematici. »